Un giro al museo comodamente dal divano

In questi giorni in cui è così prezioso stare a casa, abbiamo scoperto molte novità digitali e nuovi modi di fruire l’arte.
Sicuramente visitare di persona un museo è l’esperienza migliore e più completa, ma in occasioni come questa, si possono scoprire nuovi modi per visitarli. Alcuni musei e gallerie si sono attrezzati e così diventa possibile guardare le collezioni comodamente dal divano. Può essere l’occasione per scoprire l’Hermitage o la Tate Modern!
Non tutti i tour virtuali meritano allo stesso modo, quindi ecco per voi la selezione by YOG!

Ara Pacis

L’Ara Pacis Augustae è il monumento che per eccellenza meglio riassume i dettami e stile dell’età classica Augustea. Età contraddistinta da 40 anni di pace, che permisero ad Augusto di sviluppare una serie di riforme, di rafforzare il potere imperiale e di commissionare importanti opere d’arte e architettoniche. L’arte in età augustea viene utilizzata come mezzo culturale per veicolare gli ideali di grandezza, potenza e perfezione classica di cui Augusto si faceva garante. Le fonti per la realizzazione dell’Ara sono di origine diversa: l’arte greca classica, l’arte ellenistica e quella più strettamente “romana”.

I temi rappresentati comprendono scene mitologiche, con i protagonisti della fondazione di Roma: Enea e Romolo sul fronte, mentre ai lati si sviluppa una Processione di inaugurazione dell’Ara in cui vengono rappresentati idealmente tutti gli esponenti della famiglia di Augusto. Viene creato così un parallelismo tra gli eroi mitologici della fondazione di Roma, la famiglia di Augusto e la Pace Augustea, descritta implicitamente come età mitica e età dell’oro per Roma. Ne è un esempio magistrale la Saturnia tellus, figura femminile, personificazione della Pace augustea, con in grembo putti e primizie, posta nel riquadro accanto alla personificazione di Roma, come amazzone.

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Mercati di Traiano

Il complesso si trova alle spalle del Foro Traiano, realizzato dopo 112 d.C. in occasione del centro dell’Imperatore dopo la vittoriosa campagna in Dacia. Ci rimane a ricordo delle ultime gloriose battaglie imperiali, prima del declino dell’Impero, la bellissima Colonna Traiana. Il Mercato di Traiano, così nominato perché inizialmente si pensava che gli spazi fossero dedicati agli approvvigionamenti di merci per la città, recentemente è stato interpretato come uno spazio polifunzionale, dedicato ad attività amministrative. L’architetto del complesso monumentale del Foro e del Mercato fu Apollodoro di Damasco, architetto ufficiale dell’Imperatore. Lo spazio semicircolare del Mercato Traiano, venne ricavato attraverso un “taglio” delle pendici del colle Quirinale, mentre una strada rettilinea, attualmente percorribile, divideva i due monumenti. Una delle funzioni statiche del complesso consisteva proprio nell’occupare e rinforzare le pendici del colle. Il complesso architettonico, articolato su sei livelli, è stato costruito utilizzando la tecnica costruttiva dell’opus latericium (calcestruzzo romano rivestito in mattoni). La distribuzione degli ambienti, i loro collegamenti e l’articolazione dei percorsi interni dovevano dipendere dalle diverse funzioni delle stanze, come uffici o archivi, in stretto collegamento con il complesso forense.

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Musei Capitolini

I Musei Capitolini costituiscono un unicum, rappresentano infatti, il primo museo mai realizzato nella storia. Venne costituito intorno al 1471, per volere di Papa Sisto IV, che decise di donare alla città una collezione di bronzi provenienti dal Laterano, tra cui la Lupa Capitolina. Si tratta di un’operazione nuova per l’epoca, perché letteralmente rendeva beni pubblici delle opere d’arte, la loro effettiva fruizione al pubblica fu resa possibile solo a partire dal 1734, sotto Papa Clemente XII. Il complesso ha assunto l’aspetto attuale grazie all’intervento architettonico di Michelangelo Buonarroti, chiamato da Papa Paolo III, che commissionò la risistemazione della piazza in occasione dell’arrivo di Carlo V a Roma, nel 1536.

L’artista progettò il rifacimento delle facciate di Palazzo Senatorio, costruito sulle rovine del Tabularium, di Palazzo dei Conservatori, a cui aggiunse la costruzione di Palazzo Nuovo. Il Tabularium era l’antico archivio di Roma. Michelangelo, oltre al riadattamento dei palazzi, realizzò anche la pavimentazione e la piazza con forma trapezoidale, a cui si accedeva tramite una scalinata fiancheggiata dalle statue con le personificazioni del Tevere e del Nilo. A completamento della piazza fu posta, infine, la statua bronzea di Marco Aurelio. Quella che vediamo ora è una copia, mentre l’originale si trova all’interno del percorso museale. Altre opere notevoli sono: la statua colossale di Costantino, lo Spinario e il Bruto Capitolino.

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Musei Vaticani

I Musei Vaticani costituiscono una delle più grandi raccolte al mondo, poichè espongono l’enorme collezione di opere d’arte raccolte dai Papi nei secoli. Furono fondati da Papa Giulio II nel 1506 e aperti al pubblico poco dopo i Musei Capitolini, nel 1771, per volere di papa Clemente XIV. La statua che diede avvio alla raccolta vaticana fu il celebre Laocoonte. Ritrovata a Roma in un vigneto, il Papa aveva incaricato di eseguire un sopralluogo due dei maggiori conoscitori e artisti dell’epoca. Michelangelo Buonarroti e Giuliano da San Gallo non ebbero esitazioni e riconobbero il valore inestimabile della scoperta, caldeggiando l’acquisto da parte del Papa. Iniziò così la collezione vaticana, con il gruppo scultoreo di epoca romana, raffigurante l’ evento mitologico della fine di Laocoonte, il sacerdote troiano che aveva allertato la città sul pericolo costituito dal Cavallo di Troia.

All’interno dei diversi tour proposti troverete la Cappella Sistina, la celebre sala del Conclave, costruita tra il 1475 e il 1481 e affrescata tra il 1508 e il 1541. È considerata la più completa opera di quella teologia visiva, chiamata Biblia pauperum. Oltre al genio indiscusso di Michelangelo, le pareti presentano una serie di affreschi di alcuni dei più grandi artisti italiani della seconda metà del Quattrocento, tra cui: Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Pinturicchio, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli, Piero di Cosimo.

Vi consigliamo, inoltre, un tour della Cappella Niccolina, affrescata interamente da Beato Angelico tra il 1447 e il 1448. Costituiva la cappella privata degli appartamenti di Niccolò V.

Da non perdere, infine, le Stanze di Raffaello, nate per volere di Giulio II, che si rifiutò di risiedere negli appartamenti del suo predecessore. Fu probabilmente Bramante, architetto pontificio incaricato di ricostruire la Basilica vaticana, a suggerire al pontefice il suo conterraneo Raffaello Sanzio. Nel tour si incontrano la Stanza dell’Incendio, la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro e la Sala di Costantino.

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P.S. per il piacere di avere un altro punto di vista sui musei, vi consigliamo il nostro approfondimento sulla mostra fotografica dedicata proprio ai Musei Vaticano, segui questo link



Bode Museum

Bode Museum, foto Alessia Ballabio

Il Bode Museum si trova a Berlino sull’isola dei Musei, come potete vedere dalla foto. Accoglie le collezioni di scultura statali, monete, medaglie. Oltre alle opere resta indiscussa la bellezza degli ambienti. Il museo è ospitato in un edificio storico, progettato dall’architetto Ernst von Ihne, inaugurato nel 1904. Il nome Bode-Museum si deve al suo fondatore e primo direttore, Wilhelm von Bode.

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Hermitage

Hermitage, foto Valeria Corbetta

L’Hermitage di San Pietroburgo si trova all’interno del palazzo imperiale, per anni dimora degli Zar, fino al 1917. Ospita una delle collezioni più importanti al mondo, tra cui opere di Il Caravaggio, Paul Cézanne, Leonardo da Vinci, Raffaello, Antonio Canova, Jacques-Louis David, Edgar Degas, Paul Gauguin, Henri Matisse, Claude Monet, Pablo Picasso, Pierre-Auguste Renoir, Rembrandt, Pieter Paul Rubens, Tiziano Vecellio, Vincent van Gogh e molti altri ancora, buona visita!

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Tate Modern

Tate Modern, foto Valentina Brunello

La Tate Modern di Londra, è il museo londinese dedicato all’arte moderna internazionale, uno dei luoghi assolutamente da visitare nella capitale britannica! Si trova nella zona di Bankside, è ospitato in un edificio dalle forme crude, si tratta di una ex centrale termoelettrica. La sala d’ingresso accoglie il visitatore proiettandolo in uno spazio dalle enormi dimensioni, si tratta della Sala delle Turbine, che un tempo ospitava i generatori elettrici della centrale, ha un’altezza pari a un edificio di sette piani e una superficie di 3.400 m². Il museo vi espone tra ottobre e marzo opere appositamente commissionate ad artisti contemporanei. Questa iniziativa, sponsorizzata dalla Unilever ha visto la partecipazioni dei più grandi nomi dell’arte contemporanea tra cui: Louise Bourgeois, Juan Muñoz, Anish Kapoor, Olafur Eliasson, Bruce Nauman, Rachel Whiteread, Carsten Höller,  Doris Salcedo, Dominique Gonzalez-Foerster Mirosław Bałka, Ai Weiwei, Tacita Dean, Tino Sehgal

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Tate Modern, foto Valentina Brunello