Tatsuo Miyajima | KU

KU è il titolo della prima personale di Tatsuo Miyajima accolta nella sede milanese della Lisson Gallery, è un termine che in giapponese significa vuoto e sta per punto di partenza del sistema numerico: zero. Per Miyajima, il numero zero ha da sempre rappresentato il concetto di morte e di conseguenza non viene mai menzionato nei suoi lavori che si propongono piuttosto come affermazioni di vita. Per la prima volta nella sua carriera invece, prendendo spunto dalla dottrina buddhista che illustra la morte come un periodo di riposo e preparazione alla vita futura, Miyajima si pone la questione dell’esistenza: “di un qualcosa di più di questo niente”.

Courtesy: the artist and Lisson Gallery, Milan. Photo: Jack Hems

Un percorso incentrato sul nuovo nucleo di opere che riaffermano l’interesse pionieristico dell’artista nell’utilizzo della tecnologia in assemblaggi scultorei e installazioni interattive. Una parete sospesa – costituita da una miriade di contatori LED, strumenti familiari alla pratica artistica di Miyajima, che scorrono dal numero 1 al 9 – illumina repentinamente lo spazio con i flash che seguono a ogni scatto. Improvvisamente, e senza preavviso, tutte le luci si spengono simultaneamente, come se il gadget – è così che Myajima chiama i suoi sistemi di computazione indipendenti – fosse stato brutalmente spento o disconnesso. Questo silenzio, che simboleggia l’idea di morte, arriva inaspettatamente e apparentemente in maniera casuale, risolto solo dal sopraggiungere di un nuovo visitatore che, apprestandosi all’opera intitolata Life (KU–Wall), la riporta nuovamente in vita.

Tatsuo Miyajima, Life (Ku) No.5, 2014. Courtesy: the artist and Lisson Gallery, Milan. Photo: Jack Hems
Courtesy: the artist and Lisson Gallery, Milan. Photo: Jack Hems

Accanto, l’opera inedita C.F. Loop agisce come un essere senziente, mima l’infinita varietà dei corpi umani, attraverso la sequenza di cellule interconnesse, cavi simili a trame venose che funzionano con velocità di calcolo fluttuanti, scorrendo lungo infinite combinazioni di vita e morte.
Recentemente Miyajima si è impegnato in una ricerca sulle possibilità di creare una forma di vita artificiale, inorganica, attraverso i mezzi offerti dalla tecnologia, in collaborazione con il professore Takashi Ikegami dell’Università di Tokio che ha sviluppato un nuovo processore atto a monitorare la velocità e la programmazione di ogni unità contabile.

Tatsuo Miyajima, C.F. Loop – no. 6, 2014. Courtesy: the artist and Lisson Gallery, Milan. Photo: Jack Hems
Tatsuo Miyajima, C.F. Lopp – no. 11, 2014. Courtesy: the artist and Lisson Gallery, Milan. Photo: Jack Hems

All’esterno sarà presentata infine un’opera dal titolo Moon in the Ground: una riflessione sul ciclo naturale compreso nello scorrere del tempo, composto da scadenze, rinascite e rinnovamenti, è illustrata dai contatori LED che scorrono crescendo e calando come le fasi lunari o sfavillano come le stelle di un cielo notturno.

Tatsuo Miyajima, The moon in the ground, 2014
Tatsuo Miyajima, The moon in the ground, 2014. Courtesy: the artist and Lisson Gallery, Milan. Photo: Jack Hems

Tatsuo Miyajima è uno dei più celebri artisti giapponesi impegnati nella scultura e nell’istallazione. Utilizza materiali contemporanei quali circuiti elettrici, video e computer, le opere più importanti sono composte di contatori digital light – emitting diode (LED), o gadget, come li chiama lui stesso, sin dalla fine degli anni Ottanta.
Nato nel 1957, vive e lavora a Ibaraki in Giappone. Dopo gli studi universitari presso la National University of Fine Arts and Music di Tokio, dove si laurea nel 1986, avvia sperimentazioni nell’ambito della performance, prima di rivolgersi alle istallazioni di corpi luminosi. In aggiunta alle numerose partecipazioni a biennali internazionali e importanti collettive, ha tenuto personali presso Ullens Center for Contemporary Art, Pechino (2011), Miyanomori Art Museum, Hokkaido (2010), San Francisco Museum of Modern Art (1997), Fondation Cartier pour l’Art Contemporain (1996) e al Modern Art Museum of Fort Worth (1996). Ha partecipato inoltre alla Biennale di Venezia (1988, 1999) e in altre esposizioni di gruppo tenutesi in importanti musei quali: the Museum of Contemporary Art, Sydney (2012), Hiroshima City Museum of Contemporary Art (2008). Nel 2006, Miyajima è stato selezionato per rivestire la carica di vice Presidente della University of Art and Design di Tohoku.

Scade il 9 GEN 15
KU
Personale di Tatsuo Miyajima
Lisson Gallery Milan
via Zenale 3, Milano
Ingresso gratuito
www.lissongallery.com

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