La mostra “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918–1943″, a cura di Germano Celant, racconta l’arte e la cultura in Italia tra le due guerre mondiali (1918-1943) focalizzandosi sul contesto in cui sono state concepite – in primis spaziale, e quindi storico, sociale e politico – partendo dalla ricerca e dallo studio di documenti e fotografie storiche di archivi, fondazioni, musei, biblioteche e raccolte private.
“L’arte non esiste mai in astratto, ma si forma e prende forma in un determinato contesto storico e culturale.” Jacques Rancière, Le partage du sensible. Esthétique et politique (2000)
Immagini della mostra “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943” Foto Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, 18 febbraio – 25 giugno 2018, Fondazione Prada, Milano Courtesy Fondazione Prada
Filippo Tommaso Marinetti nel suo studio
Simbolo della mostra è la foto storica che ritrae l’artista nella sua casa romana in piazza Adriana: “Filippo Tommaso Marinetti nel suo studio“, esposta a destra del famoso dipinto futurista “Dinamismo di un footballer”, 1913. Fondatore del Futurismo Marinetti, tra i maggiori protagonisti della scena artistica, sociale e politica del periodo, poeta, giornalista e intellettuale. Si dedica alla promozione in Italia e all’estero del movimento e dei suoi artisti: Umberto Boccioni, Tulio d’Albisola, Fortunato De Pero, Růžena Zátková. Nel 1912 pubblica il poema visivo, da qui il titolo dell’esposizione: Zang Tumb Tuuum, ispirato all’assedio di Adrianopoli durante la prima guerra balcanica.
La mostra
Sono stati selezionati oltre 600 lavori, tra dipinti, sculture, fotografie, modelli architettonici, manifesti e arredi, realizzati da più di 100 autori, questo corpus ricchissimo, si snoda negli spazi della Fondazione, dalla galleria Sud al Deposito dalla galleria Nord al Podium, fornendo una interessante ricostruzione di 24 spazi espositivi, rappresentativi dell’epoca, sia pubblici che privati.
Questi oggetti sono introdotti da immagini storiche, pubblicazioni originali, lettere, riviste, rassegne stampa e foto personali per un totale di 800 documenti, così da mettere in discussione, come sostiene Germano Celant, “l’idealismo espositivo, dove le opere d’arte, nei musei e nelle istituzioni, sono messe in scena in una situazione anonima e monocroma, generalmente su una superficie bianca, per riproporle in relazione a una testimonianza fotografica d’epoca e nel loro spazio storico di comunicazione”.
“Facendo ricorso ai documenti fotografici d’epoca come testimonianza originaria della visione espositiva, li si è trasformati in una risorsa di studio dinamico, che è servito a ricreare le situazioni storiche. Le tracce informative lasciate da parole e fotografie, pubblicazioni e disegni, modelli e cartoni preparatori, sono così presentate accanto ai lavori pittorici e alle sculture con lo scopo di attivare la visione, l’interpretazione e la conoscenza degli aspetti sociali e pratiche delle vicende dell’arte italiana.”
Ricostruire, le condizioni materiali e fisiche della loro presentazione originale non solo consente di indagare il complesso sistema di relazioni tra autori, galleristi, critici, ideologi, politici, collezionisti, mecenati e spettatori, ma permette anche di esplorare il dispositivo di mostra nelle sue diverse declinazioni, come un elemento essenziale dell’universo simbolico del tempo.
“Significa in definitiva svolgere un ruolo critico contro la decontestualizzazione espositiva, con la sua pratica di isolamento, funzionale solo all’ubiquità del valore mercantile, per cui l’arte si tramuta in prodotto e in economia.” Germano Celant, Verso una storia reale e contestuale
I focus tematici
Focus tematici dedicati a figure di politici, intellettuali, scrittori e pensatori contribuiscono a restituire il clima di forte radicalizzazione delle idee che caratterizza quel periodo storico: Giacomo Balla, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Filippo de Pisis, Arturo Martini, Fausto Melotti, Giorgio Morandi, Scipione, Gino Severini, Mario Sironi, Arturo Tosi e Adolfo Wildt, tra gli altri.
Ma soprattutto si viene guidati verso lo studio dei movimenti artistici, dei gruppi politici, delle scuole che animano un panorama artistico e culturale, caratterizzato da eclettismo e pluralismo espressivi: Futurismo, Valori Plastici, Novecento, Scuola romana, i cosiddetti Italiens de Paris, il gruppo degli astrattisti e Corrente, e in cui convivono avanguardia e ritorno all’ordine, sperimentazione e realismo, intimismo e propaganda.
Immagini della mostra “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943” Foto Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, 18 febbraio – 25 giugno 2018, Fondazione Prada, Milano Courtesy Fondazione Prada
L’attenzione al contesto sociale si traduce nella presentazione di progetti architettonici, piani urbanistici e allestimenti di grandi eventi anche attraverso spettacolari proiezioni, quali la Mostra della Rivoluzione Fascista (1932), l’Esposizione dell’Aeronautica Italiana (1934), la Mostra nazionale dello Sport (1935) e l’imponente disegno dell’E42. Unitamente ad alcuni degli esiti più innovativi della concezione architettonica e scenica di questo periodo, come i contributi fondamentali del Gruppo 7, Giovanni Muzio, Marcello Piacentini, Piero Portaluppi e Giuseppe Terragni, tra gli altri.
In questo clima l’intellettuale, così come l’artista, sviluppa la propria autonomia espressiva partecipando attivamente o restando indifferente alle indicazioni del regime, o al contrario, subendone o criticandone, in rari casi, le imposizioni in campo politico, culturale e artistico.
Il percorso espositivo è scandito da focus tematici dedicati a figure di politici, intellettuali, scrittori e pensatori, come Pietro Maria Bardi, Giuseppe Bottai, Piero Gobetti, Antonio Gramsci, Carlo Levi, Alberto Moravia, Margherita Sarfatti e Lionello Venturi, in cui si analizzano le loro diverse posizioni in un momento di forte radicalizzazione delle idee, di scambio tra le arti e di dialogo o scontro aperto tra le persone.
Le sale
Immagini della mostra “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943” Foto Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, 18 febbraio – 25 giugno 2018, Fondazione Prada, Milano Courtesy Fondazione Prada
SCADE IL 25 GIU 2018
POST ZANG TUMB TUUUM.
ART LIFE POLITICS: ITALIA 1918-1943
Fondazione Prada
Largo Isarco 2, Milano
Tutti i giorni: 10.00 – 21.00
Ingresso intero: 10 euro
Per info su mostre e novità:
www.fondazioneprada.org
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