All’interno di FuturDome dal 27 marzo al 15 aprile, Outer Space presenta un percorso curatoriale attraverso progetti inediti, un’occasione di incontro con il pubblico e con nuove forme di collezionismo.
L’evento si inserisce nella schiera di manifestazioni dell’Art Week milanese.
Outer Space, durante i giorni di miart, si propone come uno spazio di scoperta, sperimentazione e ricerca animato da dieci progetti inediti, proposti da dieci fra i più attivi project space in Italia, riuniti in altrettante unità abitative all’interno di FuturDome.
La mostra si cala nel vuoto apparente tra istituzioni culturali e gallerie commerciali: Outer Space è a cura di Ginevra Bria con la direzione artistica di Atto Belloli Ardessi.
I project space invitati aderiscono a diversi modelli esistenti di spazio indipendente: Almanac (Torino/Londra), Current (Milano), Gelateria Sogni di Ghiaccio (Bologna), Le Dictateur (già interno a FuturDome), Mega (Milano), Site Specific (Scicli), T-space (Milano), Tile Project Space (Milano), Treti Galaxie (Torino) e Ultrastudio (Pescara).
Da Milano a Bologna, da Pescara a Scicli, all’interno di spazi urbani fisici, oppure immateriali, che li identificano e li connotano, i project space selezionati testano nuovi territori dell’arte contemporanea anticipando il mercato dell’arte e promuovendo artisti emergenti.
Negli ambienti di FuturDome, gli spazi indipendenti, decontestualizzati rispetto alle loro sedi, esprimono la forza e la solidità delle loro incursioni nel futuro dell’arte, mostrandosi non solo come realtà temporanee in grado di crescere e operare, ma anche come istituzioni professionalizzate in grado di definire la prossima generazione di artisti.
Oltre ai curatorial tour offerti ai visitatori, per avvicinare gli artisti proposti e i diversi project space anche a un pubblico di collezionisti già affermato, o in via di crescita, Diego Bergamaschi, collection specialist riconosciuto proprio per la sua grande attenzione al panorama degli artist-run e curator-run space italiani, curerà gli Special visiting tour, una serie di visite guidate su invito che si svolgeranno in occasione delle giornate di miart.
Inoltre, al primo piano di FuturDome, Agreements To Zinedine curerà un intervento ambientale dal titolo Refuge in Case of Tropical Storm, specificatamente ideato per Outer Space. L’agenzia non costituita, di artisti per artisti, fondata a Milano nel 2015, occuperà un intero appartamento per sviluppare un paesaggio luminescente, un giardino tropicale interno narrativo, che funzioni da zona di approfondimento per i visitatori e come area di consultazione dei saperi di tutti e dieci i project space partecipanti.
Future Dome
Un progetto di housing museale dedicato all’arte contemporanea
FuturDome, Milano. Foto: Atto Belloli Ardessi. ©Isisuf Milano
FuturDome, Milano. Foto: Atto Belloli Ardessi. ©Isisuf Milano
Il processo di restauro di via Paisiello 6 non prevede solo un progetto di riqualificazione di un edificio storico, ma rappresenta anche la trasformazione di un palazzo in un condominio aperto, volto all’avanguardia architettonica ed estetica. L’edificio sta per rivelarsi un immobile dalle molteplici chiavi di lettura: dall’architettura all’arte, dalla moderna funzionalità al comfort abitativo e coniuga gli spazi storici con l’arte pubblica, con installazioni, elementi scultorei e ambientazioni fruibili dalla cittadinanza.
Il palazzo Liberty è un luogo storico, in cui gli ultimi futuristi usavano incontrarsi negli anni Quaranta. Ora si chiamerà FuturDome.
Concepito da Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo, con la direzione artistica di Atto Belloli Ardessi, lo stabile ospiterà un progetto di housing museale dedicato all’arte contemporanea, nel quale i futuri spazi residenziali, conviveranno con eventi organizzati nelle parti comuni, o anche direttamente negli appartamenti privati.
FuturDome, Milano. Dettaglio affresco. Foto su www.futurdome.com
SCADE IL 15 APRILE 2017
OUTER SPACE
FuturDome
via Giovanni Paisiello 6, Milano
tutti i giorni: 10.00 – 19.00
ingresso gratuito