Open Borders by Interni Magazine

Come ogni anno yog seleziona per voi gli eventi e le opere più interessanti di questo #FuoriSalone 2016. All’ Università degli Studi di Milano OPEN BORDERS dall’11 al 17 aprile dalle ore 10,00 alle ore 24,00 e dal 18 al 23 aprile dalle ore 10,00 alle ore 22,00.

Una serie di installazioni interattive, macro-oggetti, micro-costruzioni e mostre che esplorano il superamento dei confini disciplinari: il tema è sviluppato come ampliamento della visione progettuale a nuove sinergie, a contaminazioni con ambiti di ricerca diversi, quali il cinema, la fotografia; e come applicazione di architettura e design a settori in evoluzione quali il digitale, la tecnologia, la ricerca sulla sostenibilità.

Foto © Valeria Cobetta

#ARCHITETTURA

Casetta del viandante
l’architetto e designer Marco Ferreri ha interpretato il tema di Open Borders nell’ottica di un rinnovato contatto con la natura e ha ideato la mostra Casetta del Viandante proponendo un modello di albergo diffuso a basso impatto ambientale dedicato ai nuovi pellegrini. Con Michele De Lucchi, Denis Santachiara e Stefano Giovannoni.

Empathic fuukei
Patricia Urquiola ha interpretato il tema Open Borders progettando un “paesaggio empatico” (l’esatta traduzione del titolo), un percorso interattivo polisensoriale costituito da pareti/pannelli aperti, realizzati mediante la sovrapposizione di materiali diversi.

Pick your climate
Progetto: Carlo Ratti Associati Un progetto che si colloca all’incrocio tra design, architettura e scienza, il cui scopo è quello di accrescere la consapevolezza delle possibili strategie per affrontare i cambiamenti climatici. L’installazione presenta tre diversi esempi corrispondenti ad altrettante opzioni di modifica del clima, ossia Greenhouse (serra), Coolhouse (serra fredda) e Treehouse (casa sull’albero).

La stanza del vuoto
Ispirato dai fotogrammi di una scena emblematica del film la notte (1961) di Michelangelo Antonioni.

Towers
L’installazione si presenta come un volume cilindrico di 4,5 metri di diametro e 12 metri, che assume l’aspetto di un media building costituito dall’assemblaggio di 336 pannelli led montati in sequenza che fungono da tela interattiva per la grafica architettonica. Tra le immagini diffuse dai video, i disegni degli architetti Sergei Tchoban e Sergey Kuznetsov.

In/out
Cosmos e caos, corpo e mente, regola ed eccezione, individuo e collettività, naturale e artificiale.

Invisible border
Interpretando il tema proposto da Interni, lo studio MAD Architects ha concepito un’installazione realizzata in polimero ETFE, prodotto da P.A.T.I., posta sul lato Est del Cortile d’Onore. L’allestimento muta la percezione dello spazio: la distanza tra superficie traslucida e facciata non è costante ma dinamica, in base ad un disegno controllato ma fluido, un gioco di superfici in movimento.

Radura
Progetto di Stefano Boeri Architetti, “Radura” è l’idea di uno spazio pubblico di decongestione dove sostare, fermarsi, attendere; uno spazio aperto all’interno di uno spazio più ampio.

#DESIGN

Digital borders
La video installazione esprime simbolicamente il paradosso delle frontiere geografiche sempre più limitate mentre quelle digitali si espandono senza limiti. Ogni giorno generiamo 2.5 miliardi di byte di dati. Una mole di informazioni che possono essere incrociati e analizzati per suggerirci strategie e strade finora sconosciute.

Moving lights
Fasci di luce che si direzionano verso l’alto, si inclinano e si rialzano, si incrociano e si sovrappongono, per sottolineare la festa del design organizzata da Interni negli spazi della Ca’ Granda.

Outdoor lounges
Talenti. Arredi della collezione cleo, teak e alluminio, e della collezione milo, design marco acerbis e Thonet.

Design without borders
Nell’allestimento della sala stampa della Mostra-Evento di Interni, Stopa ha incrociato diverse discipline progettuali – architettura, design d’interni, disegno industriale, graphic design e moda – dimostrando che tra di esse non vi sono barriere.

Be brazilian
Il design brasiliano è frutto di molteplici influenze che si sviluppano e si intrecciano. Be Brazilian è un ideale viaggio alla scoperta dei suoi interpreti più creativi – circa 40 fra progettisti e artisti già affermati, ma anche giovani di talento – e delle loro opere, tra sperimentazione e funzionalità, interpretazione di materiali, tecniche e processi.

Ron tom tom: ron arad + tom vack
La mostra espone circa 20 foto in scala 1:1 scattate da Tom Vack raffiguranti prodotti disegnati negli anni da Ron Arad per Moroso.

Along the lines of happiness
Si tratta dello sviluppo di un progetto preesistente, The Invisible Store of Happiness, realizzato a Londra nel 2015 la struttura originaria realizzata con listelli di legno massello, costituita da una sequenza matematica di archi è stata aperta, allungata e ingrandita in modo tale da poter accogliere i visitatori al suo interno. Si tratta di un’opera aperta e in progress: su un banco da lavoro posto accanto alla struttura, si celebra lo spettacolo del legno curvato per mezzo del vapore, composto e intrecciato in nastri.

X.1: the story of a family passion
Illy celebra la bellezza e l’innovazione attraverso una mostra: a 80 anni dalla sua nascita.

Parabolic stripes
È la triplice installazione progettata dall’artista tessile giapponese Noriko Tsuiki con l’architetto Naoyuki Shirakawa, che si accosta con eleganza all’architettura seicentesca del Cortile d’Onore dell’Università, nel cui sottoportico, a sinistra del portale d’ingresso, troneggia la statua di Sant’Ambrogio, patrono di Milano.

L’art de la photographie
La mostra recupera alle origini la modalità espositiva del Salon, che intendeva rendere lustro e prestigio alle collezioni d’arte.

The great jj
Con The Great JJ (versione over-size dell’intramontabile lampada da tavolo con braccio orientabile a molle) Leucos rompe gli schemi: le sue grandi dimensioni ne accentuano il design iconico e rigoroso, rendendola protagonista di ogni spazio. Un salto di scala.

Scorched or blackened
Il padiglione della Regione Umbria si propone come forma virale di incorporazione ed evoca aspetti emozionali ed insoliti dell’Umbria

Metaphor
Chen Xiangjing ha attinto al saper fare del macro-distretto produttivo di Guangzhou, dove l’arte dell’ebanisteria incontra l’arte della laccatura, l’artigianato incontra l’industria nel segno della sostenibilità ambientale. Nelle due installazioni Metaphor, Chen Xiangjing illustra i frutti di questa convergenza, ispirato dalla saggezza degli avi: “La lacca rosso vermiglio non richiede ornamenti, né la giada bianca intagli”.

Forisalone_yog_2016

SCADE 23 APR '16
Open Borders by Interni Magazine
Via Festa del Perdono, 6, Milano MI
Dall’11 al 17 aprile dalle ore 10,00 alle ore 24,00
Dal 18 al 23 aprile dalle ore 10,00 alle ore 22,00
Ingresso gratuito 
http://www.internimagazine.it/fuorisalone-2016/

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