Microbo, The Don e Bo130

Forse per la sua condizione periferica e di emarginazione il quartiere Isola è oggi uno dei luoghi preferiti dagli street artist milanesi, che periodicamente donano alla città opere la cui conservazione e durata dipende dal buonsenso (spesso troppo scarso) dei cittadini, oltre che delle autorità.
Tra i numerosi interventi che si trovano passeggiando per le vie del quartiere, il wall di Microbo, The Don e Bo130 per fortuna resiste da un po’ di anni.

Se il denominatore comune di tutta l’opera è il blu (e relativa gamma cromatica) gli interventi dei tre street artist milanesi dialogono tra loro in modo del tutto armonico, pur mantenendo ciascuno la propria individualità.
Il mondo totalmente irreale di Microbo, fatto di cavi, fili ingarbugliati e, ovviamente, microbi si fonde con le molli e tondeggianti forme di Bo130, dalle quali ogni tanto spuntano le decorate campane di Don.

photo © Miriam Sironi Microbo, The Don, Bo130 (foto Miriam Sironi)

Microbo

La sua formazione grafica (avuta a Londra negli anni Novanta)
è sicuramente componente fondamentale all’interno del suo lavoro. La decisione di ritratte organismi naturali al posto di quelli umani, nasce dal profondo senso di disagio per la voracità con cui l’uomo si muove e l’assoluta passività per la salvaguardia del nostro ecosistema. I suoi dipinti e disegni rappresentano una leggera e soffice intrecciata evoluzione organica, composta da flussi armonici di humus, alghe e creature viventi microscopiche. Esse tentano di tornare alle origini, di rimanere semplici anche se
ben consapevoli della complessità della vita e del loro ruolo nell’ecosistema. Rimescolando tra loro elementi chiave, Microbo riesce a combinarli in migliaia di varianti possibili, dando ogni volta origine a un nuovo microcosmo.

Bo130

Formatosi a Londra nell’amibito visuale, tra animazione, graphic design e graffiti, i suoi interventi prendono ispirazione da diverse situazioni di vita urbana: musica nera, culture differenti, fumetti e cartoni animati.
Fondamentale nel suo lavoro è l’utilizzo del colore di cui studia meticolasamente la gamma e gli accostamenti. La scelta dei soggetti varia da quelli più iconografici, basati sui personaggi alieni – che rappresentano sia la sua perenne sensazione di essere alieno ovunque si trovi, sia la multietnicità di tutto il mondo – a quelli più grafici e astratti che si ritrovano sopratutto nei numerosi lavori realizzati a quattro mani con Microbo.

Microbo e B - dettaglio, photo © Miriam Sironi Microbo e Bo130 – dettaglio (foto Miriam Sironi)

Microbo, dettaglio - photo © Miriam Sironi Microbo, dettaglio  (foto Miriam Sironi)

The Don

Grande conoscitore della street art, amico e tramite di artisti stranieri per i collezionisti italiani, oltre che artista a sua volta, Matteo DoniniThe Don in arte – apre nel 2008 la Don Gallery, una delle prime gallerie milanesi ad accuparsi esclusivamente di street art. Collocata nel quartiere isola in via Cola Montano, la Don Gallery è diventata ormai punto di riferimento per artisti di fama nazionale e internazionale, con l’obiettivo di dare credibilità e valore a un movimento artistico troppo spesso erroneamente etichettato come vandalismo.

IMG_6567-001 Microbo, Don, Bo130, dettaglio (foto Miriam Sironi)


Microbo, Don, Bo130
piazza Tito Minitti
Milano

Tags: