Madama Hostel & Bistrot

Il Madama Hostel & Bistrot apre nell’estate del 2015 grazie all’idea di due fratelli Davide e Stefano Grigoli, incalliti e appassionati viaggiatori. L’obiettivo che si sono proposti è quello di far sentire a casa tutti i loro ospiti, anche se residenti a chilometri di distanza, e creare un posto internazionale in cui sia possibile imparare a conosce l’altro e vincere la diffidenza che, purtoppo, spesso si nutre verso ciò che è nuovo e sconosciuto.

Prima di essere un ostello l’edificio era stato la sede di una caserma della polizia, da cui il nome Madama: appellativo usato appunto per indicare gergalmente le forze armate.
Del vecchio passato il Madama Hostel & Bistrot non conserva solo il nome, ma anche parte degli arredi; i vecchi infissi e le porte sono stati ritrasformati in tavoli, letti e semplici arredi di decoro.

 Madama Hostel & Bistrot Via Benaco 1 MilanoMadama Hostel & Bistrot – intervento di Zed1 (photo courtesy Andrea Agrati)

Madama Hostel, spazio comune (photo courtesy Andrea Agrati)

Il Madama Hostel & Bistrot ci piace per molti motivi: l’ambiente familiare e accogliente, il design minimal e retrò, la cura per i dettagli, la genialità di ridare vita a materiali di scarto o oggetti dismessi, e, soprattutto, il fatto di ospitare al suo interno numerosi interventi di street art.
Trasformare hotel ed ostelli, bar e locali in piccoli spazi espositivi è una formula che sembra sempre più prendere piede a Milano (come per il NYX Hotel o la pizzeria Berberè).
Gli interventi che occupano non solo gli spazi comuni, ma anche le camere del Madama hanno come filo conduttore il tema del viaggio declinato in modo personale dai diversi artisti coinvolti.

Madama Hostel (photo courtesy Andrea Agrati)

Madama Hostel (photo courtesy Andrea Agrati)


Madama Hostel & Bistrot
via Benaco, 1
Milano

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