Negli ultimi anni il quartiere milanese di Lambrate-Ventura ha subito una radicale trasformazione che l’ha portato a liberarsi dal suo destino di decadenza periferica di ex-zona industriale fino a diventare uno dei fulcri più innovativi all’interno del panorama artistico contemporaneo. Centro nevralgico per lancio di artisti internazionali più o meno famosi e di manifestazioni culturali ormai divenute appuntamenti imperdibili.
Quella di Lambrate è stata una metamorfosi rapida che ha interessato non solo la ristrutturazione di diversi edifici – ora sede di alcune gallerie di grido dalla Massimo de Carlo, alla Monopoli – ma anche la riqualificazioni esterna degli stessi, usati ora come vetrine per il lancio di opere site-specific.
Luna | Park, foto Valeria Corbetta Luna Park
Luna | Park, foto Valeria Corbetta Luna Park
Esemplare il caso dell’installazione luminosa Luna | Park di Patrick Tuttofuoco che, dal 2005, campeggia su due edifici poco distanti l’uno dall’altro e che, nel buio della notte, sorprende con il suo colore rosso gli ignari passanti.
La scritta è in realtà l’insegna del vecchio parco divertimenti delle Varesine di Milano, da tempo demolito, di cui l’artista si è appropriato e che ha poi deciso di inserire simbolicamente nel centro di un quartiere che rischiava di andare incontro alla stesso destino di abbandono.
L’operazione di Tuttofuoco, dunque, crea un collegamento tra insegna e luogo, rendendo l’una la manifestazione visiva dell’altro: il recupero di una vecchia insegna smantellata, restaurata e resa nuovamente funzionante e il rinnovamento di un luogo lasciato per molto tempo a margine e diventato, invece, simbolo della Milano che cambia.
Patrik Tuttofuoco, Luna, Veduta del quartiere, foto di Miriam Sironi
Patrik Tuttofuoco, Park, Veduta del quartiere foto di Miriam Sironi