Scade il 6 FEB 14


Lewis Wickes Hine (1874-1940) fu un pioniere della fotografia impegnata e di denuncia, un sociologo che capì prima di tutti il potere persuasivo e di racconto dell’immagine. Ad Hine si deve il racconto di una storia degli Stati Uniti che altrimenti sarebbe andata persa, una documentazione profonda e unica delle migrazioni, che aprì gli occhi della classe media sulle condizioni di lavoro minorile e che servì a dare maggiore dignità alla classe operaia che stava letteralmente costruendo l’America moderna attraverso i più duri sacrifici.
E’ possibile distinguere la ricerca sociologica di Hine in tre fasi che raccontano e documentano con dovizia di particolari e una sensibilità estetica unica la vita dei migranti, specialmente italiani, in America dal 1904 al 1908; il lavoro delle classi più povere, quello a domicilio delle donne nelle case popolari, quello minorile, documentati dal 1908 al ‘21 e infine la grande crescita del paese rappresentata dagli operai che costruiscono i famosi grattacieli tra il 1930 e il ’32. Le immagini di questa terza fase (pubblicate nel 1932 nel libro Man at Work) che si esprimono in tutta la loro grandezza attraverso la costruzione in tempo di record dell’Empire State Building, presentano figure umane ormai perse su uno sfondo di forme urbane e geometriche possenti, che creeranno l’iconologia che oggi conosciamo dell’America di quegli anni, una vera e propria sociologia visuale della città di New York.

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