Dopo il grande successo riscosso con la personale Nocturna Fabula del 2011, il colorato ed incantato mondo della giovane artista siciliana Sam Punzina torna ad invadere gli spazi della galleria Federica Ghizzoni. Una nuova storia in cui immergersi tutt’altro che lineare e scontata, popolata come al solito da buffe creature, piante, animali e case capovolte, fragole e matrioske che nella loro esplosione di allegria e spensieratezza diventano nuovamente protagoniste di Bosco Perdifiato.
“Tutti i miei quadri nascono da un percorso interiore molto intimo così come la fiaba, dal sentirsi stretti da una morsa dalla quale voler scappare, per poi rendersi conto che lontano dalle proprie radici e dagli affetti non si può vivere felici”, afferma Sam. La storia di Bosco Perdifiato, infatti, nient’altro vuol essere se non la metafora della nostra vita: due personaggi insoddisfatti che alla fine ritrovano la felicità perduta nella semplicità delle cose di tutti i giorni.
La mia ricerca si pone in una dimensione tra il surreale e l’informale in un binomio artistico che si fonde e si confonde, dove anche i titoli diventano parte integrante delle opere completandone la poeticità. Le mie opere nascono da un dripping inconsapevole, o a tratti pieno di tutta la consapevolezza possibile, quasi fosse un bisogno vitale quello di esprimersi, confidarsi, dissolversi in un’atemporalità silenziosa, molto simile a quella dei sogni.
Dalla scrittura alla trasposizione su tela attraverso l’uso ben definito del dripping di smalti in varie tonalità intense – dal giallo al rosa, dal verde al viola – l’universo surreale e naif di Sam Punzina si intreccia con un certa poetica pop, originando uno stile eterogeneo che prende spunto da molti, ma che non può essere imprigionato sotto nessuna etichetta.



Si tratta di monologhi dell’anima, poesie e pensieri nascosti sotto densi strati di colore. Un andirivieni di emozioni che si concretizzano sulla tela in un’esplosione di colori, traducendo con leggerezza e fantasiosa sintesi il mondo interiore dell’artista. Un rifugio momentaneo in una dimensione incontaminata della realtà, dove ancora potersi sorprendere dalla meraviglia e dallo stupore di un mondo incantato.
Accompagnano l’esposizione alcune tele di formato rotondo, sculture in ceramica ed installazioni di matrioske che, come l’artista afferma, vogliono “simboleggiare il desiderio di libertà, rappresentando una sorta di rinascita plurima, tipica della capacità femminile di reinventarsi anche dopo una sconfitta, una delusione, una perdita”.


SCADE IL 24 APR 13Sam Punzina, Idilli perdifiato Federica Ghizzoni via Cagnola 26, Milano ingresso gratuito
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