Testo di Lorenzo Parigi
Ico Parisi, Biblioteca del Parco Sempione, foto di Stefano De Crescenzo
Una capanna nel bosco, un tempio laico inclusivo ed estroverso allo stesso tempo, la Biblioteca del Parco Sempione fu costruita come padiglione di soggiorno in occasione della X Triennale nel 1954.
Nasceva dal calcestruzzo con la leggerezza di un origami, appena appoggiato a terra su pilastri a vela. La pianta ricalca un tratto di spirale che offre il suo ventre al Parco, accogliendo i visitatori attorno alla scultura di Francesco Somaini, mentre a corona del patio centrale si collocano il mosaico di Mauro Reggiani e il bassorilievo di Bruno Munari, a testimonianza del programma di “liberazione” dell’arte dalle segrete stanze museali, portato avanti dall’architetto Ico Parisi. La copertura, infine, non è soltanto coronamento, ma soprattutto articolazione tra l’organismo architettonico e l’ambiente.
S’intersecano qui i rimandi alla lezione di Frank Lloyd Wright e a quella dell’empirismo nordico, in una sintesi tutta italiana, figlia di una risposta genuina alla crisi dell’architettura razionalista.
Ico Parisi, Biblioteca del Parco Sempione, foto di Stefano De Crescenzo
Ico Parisi, Biblioteca del Parco Sempione, foto di Stefano De Crescenzo