Hopperiana

Hopperiana è la mostra autunnale accolta negli spazi di Photology a Milano. L’esibizione vede protagonisti tre importanti artisti quali Luca Campigotto, Gregory Crewdson e Richard Tuschman che attraverso le quindici opere esposte, si confrontano in modo diretto con l’opera dell’artista Edward Hopper, ispirandosi ai suoi silenziosi e quanto mai realisti dipinti.

Dall’unione dei luoghi emblematici della città americana quali ristoranti, teatri, cinema ed uffici, sino ai distributori di benzina e agli interni semideserti con l’esigua presenza di figure, perlopiù femminili, in atteggiamenti riflessivi e meditabondi, quasi lontani dalla realtà in cui si trovano, l’artista crea dipinti dalle atmosfere solitarie e pacate, che suggeriscono immobilità e rassegnazione. Sia nelle scene urbane che nei dipinti d’interni, la luce chiara, quasi aurorale, assume un ruolo importante: posandosi sui soggetti e gli ambienti ritratti, dona ai dipinti un alone di sospensione che mitiga il sentore di alienazione che spesso traspare dalle scene ritratte.

Richard Tuschman, Pink Bedroom (Window Seat), 2013
Richard Tuschman, Morning Sun, 2012
Edward Hopper, Morning Sun, 1952

Ricostruire la magia dei dipinti di Edward Hopper, farne rivivere il mistero, modernizzarli senza mai perdere l’atmosfera metafisica che li caratterizza: ecco cosa ha fatto in particolare uno dei tre artisti, Richard Tuschman nelle sue incantevoli Hopper Meditations, una serie di fotografie digitali ispirate ad alcuni dipinti del pittore americano.
Questo fotografo statunitense nell’ultimo paio d’anni ha realizzato con pazienza e passione il “progetto Hopper” che ha fatto il giro del mondo ottenendo un successo sorprendente. I suoi scatti riescono ad accentuare e intensificare la magia e il mistero degli originali. 


Gregory Crewdson, Twilight (Beer Dream), 1998

Ciò che ritrae Hopper non è soltanto la malinconia e la solitudine di un’intera società, quella americana degli anni ’50, ma nelle sue opere rappresenta la noia, il rimpianto e il silenzio che regnano nell’animo umano con la pacatezza e la sensibilità frutto di una luce che mitiga gli interni bui e la desolazione dei paesaggi industriali presenti spesso sullo sfondo delle opere.

Picture 001

Luca Campigotto, Mercer Street, Soho, NYC, 2004
Hopperiana |Campigotto, Crowdson, Tuschman
Photology
via della Moscova 25, Milano
Da lunedì a venerdì: 11.00 - 19.00
Tel. 02 65 95 285
www.photology.com

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