Attraverso l’ascolto di architetti, artisti, stilisti, studenti, imprenditori illuminati, artigiani, ideatori di start up, Domus dà la parola ai reali fruitori della vita cittadina, mettendoli al centro del progetto urbano, in cui Milano diventa paradigma delle città del mondo. Il tutto con l’attenta e coinvolgente regia di Studio Azzurro, in un allestimento multimediale le cui voci andranno ad abitare per sei giorni il cuore del Conservatorio, che eccezionalmente apre i suoi spazi al pubblico della settimana del Salone del Mobile.
Nel Chiostro del Conservatorio, un pallone aerostatico rimanda le immagini di Milano. E la città si materializza, su una grande video installazione, attraverso i racconti, le testimonianze, i sogni, le fantasie e le visioni dei suoi abitanti.La condivisione di un nuovo paesaggio umano è l’anima di Voices. Il pallone aerostatico sarà il simbolico occhio di Domus sulla città, che restituirà immagini riprese dall’alto, su cui si materializzeranno a tratti i volti e le parole dei protagonisti del video.
Voices è una sorta di mappatura sentimentale. Le voci raccontano la propria idea di abitare: indicano cosa conserverebbero e cosa abbandonerebbero della propria realtà urbana. Si chiedono se la città ideale sia orizzontale o verticale, quale sia il suo suono o quale il luogo preferito in cui andare a leggere un libro.
Tra le tante voci che hanno affiancato Domus in questo progetto di “ascolto”, quelle di Elio Fiorucci, Patricia Urquiola, Jane Reeve, Chiara Alessi, Manolo De Giorgi, Anna Foppiano, Giulio Iacchetti, Andrée Ruth Shammah, Piero Gandini e molti altri esponenti del mondo del design, dell’architettura e delle arti performative: ogni giorno della settimana del Salone del Mobile un palinsesto di voci diverse ricostruiscono il paesaggio emotivo della città.
Infine ogni giorno alle 19.00 – l’ora dell’aperitivo – il Chiostro si trasforma in una piazza dedicata all’incontro e a performance musicali live.