Appartamento Portaluppi

Dal 14 al 17 aprile in occasione della design week, la Fondazione Piero Portaluppi aprirà al pubblico l’appartamento del celebre architetto milanese presso la Casa degli Atellani, ora abitato dal nipote, Piero Castellini.

Piero Castellini Baldissera, cresciuto con grandi figure di riferimento, come il nonno Portaluppi e il padre, amante di antiquariato e collezionista, apre le porte della sua dimora. Casa Atellani, oltre ad essere una villa Cinquecentesca, racchiude una perla nascosta: l’appartamento di Piero Portaluppi (1888-1967).  Gli ambienti riflettono una sintesi personale di influenze che si muovono su canali divergenti del gusto, altalenando tra il gusto ricercato e moderno di Piero Portaluppi ed il gusto eclettico e antiquario del padre.

Casa Piero Portaluppi
Casa Piero Portaluppi

Da mercoledì 14 a domenica 17 aprile sarà visitare anche Casa Atellani, una delle più belle e antiche dimore milanesi.
Gli Atellani, o della Tela, erano una famiglia di cortigiani e diplomatici, originari della Basilicata, giunti al nord nel corso del Quattrocento ed entrati al servizio dei duchi di Milano al tempo di
Ludovico il Moro e degli Sforza. Ludovico il Moro regalò nel 1490 a Giacometto della Tela due case a corte con giardino situate lungo il borgo delle Grazie. I discendenti di Giacometto le abitarono fino al Seicento.
Nel 1919 il senatore Ettore Conti ne diventa il nuovo proprietario e affida all’architetto Piero Portaluppi, suo genero, l’incarico di trasformarle nella sua nuova abitazione.
Portaluppi abbatte il muro che le separava e s’inventa una casa sola, unendo le due corti preesistenti grazie a un nuovo atrio porticato, sotto il quale prevede l’ingresso all’appartamento padronale.

Appartamento Portaluppi - dettaglio
Appartamento Portaluppi – dettaglio

La pianta della nuova casa viene riequilibrata intorno a un asse prospettico che si spinge fino al giardino interno. In fondo al primo cortile, l’architetto riporta alla luce tre muri di affreschi probabilmente dipinti nel 1533 in occasione del matrimonio fra Francesco II Sforza e Cristina di Danimarca: la sala dello Zodiaco e la sala del Luini.
Meritevole di particolare attenzione il giardino dove si trovava la Vigna di Leonardo, un dono molto caro al Maestro, ricevuto nel 1499 da Ludovico il Moro. Misurava 8.320 metri quadri e giunse parzialmente integra fino agli anni ’20, quando Luca Beltrami, varca un cancello di via Zenale e incredibilmente ritrova, fotografa e tramanda i pergolati ancora vivi di quella che quattro secoli prima era stata la vigna di Leonardo. La successiva lottizzazione ne abbatterà la maggior parte, lasciando in piedi solo alcune piante conservate nel perimetro del giardino della nuova Casa degli Atellani.
Nel luogo in cui la riconobbe Luca Beltrami, in fondo al giardino di Casa degli Atellani,è stato identificato il dna di alcuni filari originari. A partire da questa scoperta nel 2015 è stata ripiantata, ed è rinata, la vigna di Leonardo da Vinci, una Malvasia di Candia, simile a quella di Creta in voga a quel tempo.

Di Francesca Viganò

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APPARTAMENTO PORTALUPPI

@ Museo casa degli Atellani
corso Magenta 65

Conciliazione (M1)