E fu sera e poi mattina

Scade il 28 OTT 12

Claudia Strà, Uccelli in volo, olio su tela, 80x100cm, 2012 (foto ©Federica Gorza)
Claudia Strà, Terra, olio su tela, 100×100, 2010 (Foto ©Federica Gorza)
Claudia Strà, Diluvio, olio su tela, 100×150 cm, 2010 (foto ©Federica Gorza)

Azzurri, grigi, viola e blu: sono questi i colori dei paesaggi di Claudia Strà. Visioni di una natura in cui l’uomo non c’è. Da semplice osservatore esterno, diventa capace di cogliere quella essenza che ha origini lontane. “E fu sera e poi mattina”, titolo della mostra, è un richiamo alla Genesi. Una genesi che si rinnova ogni giorno nei cicli naturali delle cose. Sessanta tra oli e acrilici su tela, accompagnati da alcune serie di ceramiche di recente produzione dipinte con colori a spruzzo e ossidi, raccontano il lavoro dell’artista degli ultimi tre anni (2010-2012). Le stagioni si alternano sulle pareti della galleria, osservando una montagna innevata, sentendo i profumi di un campo di lavanda, immergendosi nelle profonde acque abitate da pesci e perdendosi in cieli nebbiosi.
Protagonista è sempre il colore. Sono gli accostamenti cromatici nella loro armonia a creare la forma. Né astratte né figurative le tele di Claudia Strà obbligano a fermarsi per rivolgere lo sguardo in profondità e scoprire i dettagli che il colore rivela. Ed è forse cogliendo queste tracce nascoste che si manifesta il significato del mondo che ci circonda.

      (Federica Gorza)

Claudia Strà, La rosa blu, olio su tela, 70×70, 2012 (foto ©Federica Gorza)
Claudia Strà, Acquitrino, olio su tela, 60x130cm, 2012 (foto ©Federica Gorza)
Claudia Strà, Incandescenze 3, olio su tela, 40x40cm, 2012 (foto ©Federica Gorza)

Claudia Strà vive e lavora a Bresso (Mi) dal 1986. Insegante di lettere e giornalista, coltiva da sempre l’interesse per la pittura, laureandosi in arti visive all’Accademia di Brera nel 2007. Con le sue opere, da sempre in bilico tra astrazione e figurazione, indaga il paesaggio colto nella sua dimensione più poetica e introspettiva; decostruito e ridotto alla sua essenza primitiva sono i piccoli dettagli che l’artista inserisce a permettere all’osservatore di ricomporlo nella sua originaria totalità. Sostiene infatti: “Tenere il mondo dentro lo sguardo è riappropriarsi della capacità di vedere in cui è implicato il nostro esistere; protendersi – e non solo con lo sguardo – verso ciò che vive”. Protagonista delle tele di Caludia Strà, accanto al colore, è da sempre il pianeta vivente indagato nei suoi elementi costitutivi e primordiali: aria, acqua, terra e fuoco. Semplici tratti di pennello e un solo colore (di volta in volta più o meno intenso) diventano il medium attraverso cui rendere partecipe l’osservatore di emozioni che si sovrappongono e sommano nella mente per creare l’armonia di un paesaggio.

Dal 2008 Claudia Strà partecipa a numerosi premi (tra cui il Premio Arte, il Premio Biennale Artemisia e il Trofeo Moroni), fiere e mostre  in Italia e all’estero. Tra le sue personali ricordiamo Tracce, nel 2009  (Centro Culturale Manzoni, Bresso) e Le strade del vento, nel 2011 (Atelier Chagall, Milano). Dal 2012 entra a far parte degli artisti permanenti della Galleria Zamenhof di Milano.

E fu sera e poi mattina
Centro culturale A. Manzoni
via Roma 16, Bresso
Martedì-Sabato, 10-12 /16-19
Domenica 10-12 / 15-18
Ingresso gratuito

http://laboratoriodartecontroluce.blogspot.it/
http://www.galleriazamenhof.com/r1009/HOME/index.html

©Your Own Guide

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