Scade il 30 MAR 14
Ero un dilettante, sono un dilettante e ho intenzione di rimanere un dilettante. Per me dilettante è chi è innamorato di scattare foto, un’anima libera che può fotografare ciò che ama e ama ciò che fotografa

Erwin Blumenfeld è uno tra i fotografi più innovativi del XX secolo. Un artista con una percezione dell’arte, della moda, della pubblicità unica nel suo genere, caratterizzata da una continua sperimentazione e ricerca.
Le sue prime esperienze fotografiche risalgono all’inizio degli anni Trenta ad Amsterdam, quando inizia a ritrarre i clienti nel suo negozio di pelletteria e a esporre le sue opere presso la galleria Van Lier. Il vero giro di boa arriva poco dopo, nel 1935, quando a seguito del fallimento della sua azienda parte alla volta di Parigi, dove viene introdotto al mondo della fotografia di moda e inizia a lavorare per Vogue. Fotografo promettente e celebrato da molti, a causa dell’imminente conflitto bellico la sua carriera subisce una battuta d’arresto perchè, in quanto ebreo, viene internato nei campi di guerra francesi, finchè nel 1941 riesce a fuggire negli Stati Uniti con la sua famiglia.
Giunto a New York riprende da dove si era fermato, ottenendo da subito una collaborazione con la rivista Harper’s Bazaar e, dopo tre anni, tornando a lavorare come fotografo freelance per Vogue US e per altre riviste del settore. Nel giro di pochi anni diventa uno dei più celebri fotografi di moda negli Stati Uniti.
Proprio sulla sua attività oltreoceano si concentra la mostra allestita negli spazi della Galleria Carla Sozzani dedicata a Erwin Blumenfelde e al suo studio. Un’esposizione che va ad indagare un aspetto del suo lavoro – spesso poco considerato a favore del periodo parigino – grazie a più di un centinaio di stampe perfettamente restaurate nei colori, riviste originali e alcuni ritagli di pubblicazioni storiche.
Partendo dai suoi esordi nella Grande Mela durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, si arriva alla celebrazione del clima di ottimismo e prosperità portato dal boom economico. Le fotografie di moda, le campagne pubblicitarie, i ritratti di personalità importanti, i manifesti della propaganda: ogni scatto si fa testimone del lavoro creativo, provocatorio e personale di Blumenfeld.
Indubbiamente il clima di crescita economica e la stampa in piena espansione sono i due fattori che più influiscono sulla sua fiorente attività, il cui culmine è sagnato dalla quindicennale collaborazione con Vogue, per cui realizza oltre cinquanta copertine.
Elemento principale della sua fortuna, però, è il suo essere essere influenzato dall’idea della fotografia come arte, il voler essere considerato come un artista d’avanguardia, piuttosto che come un semplice fotografo di moda. E’ proprio questa mentalità che lo porta a guardare alla storia dell’arte per prendere ispirazione dai grandi pittori e reinterpretarli con l’aggiunta del suo personale tocco di modernità, lasciando a volte poco più di un’eco dell’originale.
Profondamente inventivo, sperimentatore e spesso in opposizione ai codici convenzionali, Blumenfeld sviluppa uno stile proprio che fa largo utilizzo del fotomontaggio, della solarizzazione, delle diapositive a colori e di un’infinità di tecniche ibride; veri e propri lavori sperimentali, oggi riconosciuti come significativi e determinanti per lo sviluppo della fotografia contemporanea.
Blumenfel Studio | New York 1941-1960 GALLERIA CARLA SOZZANI corso como 10, Milano lunedì 15.30-19.30 martedì, venerdì, sabato e domenica 10.30-19-30 mercoledì, giovedì 10.30-21.00 Ingresso gratuito http://www.galleriacarlasozzani.org |
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