Berlino. Le due architetture | Stefano De Crescenzo

PROROGATA FINO AL 30 GENN ’15

‪#‎Architour‬ ‪#‎Berlino‬ Volete fare un salto a Berlino per le vacanze? Adorate questa città affascinante? Sabato 20 dicembre fino alle 21 la ‪#‎mostra ‬‪#‎fotografica‬ “Berlino. Le due architetture” Stefano De Crescenzo presso Yatta viale Pasubio 14 (MM Moscova) vi farà scoprire un suo volto magico e inaspettato.

Testo e foto di Stefano De Crescenzo

Berlino è una città controversa e talvolta fortemente frammentata. Per comprenderne pienamente le ragioni bisogna soffermarsi sul suo recente passato, sugli anni del muro. Avere una lettura architettonica delle costruzioni che hanno contraddistinto l’epoca postbellica è utile per avvicinarsi e analizzare i differenti momenti storici. È possibile infatti interpretare l’architettura come un documento “fossile”, un testimone silenzioso di ideologie, leader e cambiamenti sociali e urbani.

“Berlino. le due architetture” © foto Stefano De Crescenzo

La storia che si intende raccontare con questa breve raccolta di fotografie ha inizio con la suddivisione del territorio tedesco da parte degli alleati, dopo la conquista della città, ultimo baluardo della Germania nazista.
I primi piani di ricostruzione prevedono uno sviluppo unitario del tessuto urbano, ma le ideologie e la nascente contrapposizione fra i due blocchi ne impediscono la realizzazione. Hans Sharoun, architetto di origine tedesca vede così naufragare la sua speranza di una nuova Berlino, moderna e pienamente democratica risorgere dalle ceneri del III Reich. La sua Filarmonica, figlia dell’espressionismo degli anni Trenta, diviene uno sfogo di lirismo individuale, laddove l’azione condivisa aveva fallito.

“Berlino. le due architetture”, il Caffè Mokba © foto Stefano De Crescenzo

Nel 1954 il governo sovietico termina i lavori di ricostruzione dell’asse monumentale della Stalin Halle, oggi Karl Marx Halle. L’ostentazione del modello socialista basato sulla città compatta, storica, è mirata a sfidare i sistemi urbani proposti dall’occidente che non tarda a rispondere, qualche anno più tardi, con la costruzione del quartiere Hansaviertel (1957) emblema e repertorio di architettura moderna grazie ai più grandi progettisti degli anni Cinquanta a cui è concesso di operare liberamente.

La morte di Stalin, avvenuta nel 1953, e la successiva ascesa al potere di Krusciov, segnano un cambio di passo. Gli stilemi del modernismo tanto osteggiati dal regime adesso divengono incarnazione della politica del nuovo corso portando i governi sovietici a voler sfidare l’occidente sul suo stesso campo. È così che sorgono, proprio a completamento di quella Stalinhalle dal carattere storicista, che tracciava una nuova centralità tutta spostata ad est negli equilibri di Berlino, una nuova serie di edifici dal carattere moderno. Cinema e caffè divengono l’occasione per dimostrare il progresso dei paesi socialisti.

“Berlino. le due architetture” © foto Stefano De Crescenzo

Mettendo a confronto gli enormi sforzi fatti da entrambe le super-potenze per dimostrare la propria superiorità sul terreno di Berlino, unica città al mondo tagliata in due dal confine dei due blocchi, si posso percepire le differenze culturali e anche le affinità fra i contendenti della guerra fredda.

« Le due ideologie che, per opposta contraddizione dialettica finiscono per assomigliarsi qui si fronteggiano, e quasi si specchiano l’una nell’altra con i loro simboli plastici, strumenti di un’e¬poca che brucia il fine nei mezzi: che non riesce ad affermare le sue idealità se non con l’artifizio di enfiare gli stru¬menti del suo potere pratico. […] Ed è che i reggitori di quegli stati ed i loro interpreti non si accorgano di ripetere il gioco della rana di Fedro che continuò ad enfiarsi imitando le dimensioni del bue col rischio di scoppiare; col rischio cioè che il vuoto prevalga sul pieno » E. N. ROGERS

Scade il 30 GENN 2015 (prorogata)
@Yatta YATTA | FAI DA NOI
viale Pasubio 14, Milano
20 dicembre 2014
www.spazioyatta.it
www.stefanodecrescenzo.wordpress.com
Ingresso gratuito

[ready_google_map id=’26’] 

Tags: