Testo di Stefano de Crescenzo
Arrigo Arrighetti, Chiesa di San Giovanni Bono, foto Stefano De Crescenzo
Una cuspide di calcestruzzo armato svetta inattesa nel centro del quartiere Sant’Ambrogio, l’eco delle tende dell’antico testamento di Giovanni diviene metafora per la costruzione dell’omonima chiesa progettata da Arrigo Arrighetti nel 1964. Enormi falde continue si aprono a una facciata triangolare dove sottili bucature simili a feritoie rimandano ai rosoni e agli ordini delle chiese italiane. Sul fianco vetrate policrome irraggiano la navata centrale con un mosaico di colori facendo risuonare le fluide superfici dell’immagine delle cattedrali gotiche. Tale visione accoglie i viaggiatori che dalla Milano-Genova accedono alla città proponendo un’avveniristica immagine di un quartiere popolare, costruito seguendo lo spirito dell’architettura organica di Frank Lloyd Wright.
Arrigo Arrighetti, Chiesa di San Giovanni Bono foto Stefano De Crescenzo
Arrigo Arrighetti, Chiesa di San Giovanni Bono foto Andrea Corbetta