There must be more life than this

Collage, fotografia e tipografia sono i tre elementi che contraddistinguono il modus operandi di Anthony Gerace. Fino al 20 febbraio la Twenty14 Contemporary ospita la serie There must be more life than this, iniziata dall’artista nell’estate del 2011 e composta da collages cromatici realizzati con tagli di pagina di qualche rivista d’epoca o ritratti fotografici di persone e icone pubblicitarie.

Anthony Gerace (courtesy Twenty14 contemporary)
Anthony Gerace (courtesy Twenty14 contemporary)

Nei lavori di Anthony l’immagine è costruita tramite l’assenza:  la perdita della figura completa, attentamente estrapolata dal contesto, viene rievocata attraverso pochi dei suoi elementi caratterizzanti donandole, in tal modo, un’algida aura di mistero ed immortalità.

Ritratti su sfondi colorati, magari strappati a qualche copertina, diventano astratti esperimenti formali.
Il lavoro di decomposizione e ricomposizione è meticoloso: le immagini scelte vengono tagliate in infiniti quadrati (tutti rigorosamente della stessa dimensione) e incollati uno accanto all’altro su un nuovo supporto in modo che solo alcuni elementi (un’occhio, la bocca, il naso) appaiano nella loro interezza, seppur frammentaria. Afferam Anthony Gerace:

“(…) vedo la maggior parte delle cose intorno a me come una sorta di collage: pezzi compositi che si uniscono tra loro per formare un intero più grande, che può rivelarmi qualcosa. Penso che tutto sia codificabile attraverso qualcos’altro”.

SCADE IL 20 FEB 16
Anthony Gerace, There must be more life than this
Twenty14 Contemporary cucchiaio3
piazza Mentana 7 , Milano
martedì - sabato: 11.00 - 19.00
Ingresso gratuito

[ready_google_map id=’56’]

 

Tags: