In via Brera di fronte all’Accademia e alla Pinacoteca omonima, nonché alla casa dove a lungo Aligi Sassu ha abitato, si erge una scultura dell’artista in bronzo raffigurante un cavallo impennato. Due delle cinque versioni di quest’opera si trovano nel giardino del palazzo della Confcommercio a Milano e in piazza della Repubblica a San Marino.
Cavallo Aligi Sassu, 1960, bronzo, 200 cm, piazzetta Brera foto © Valeria Corbetta
Cavallo Aligi Sassu, 1960, bronzo, 200 cm, piazzetta Brera foto © Valeria Corbetta
“Ancora cavalli, cavalli innamorati per giunta. Questo Sassu è incorreggibile, persevera in un motivo che gli è consueto da tempo! Come quel Morandi delle bottiglie, quel Picasso dei cubi e delle facce doppie, quel De Chirico dei manichini…” qualcuno dirà. Sì, continuo a dipingere e a disegnare ancora cavalli […]. Sì, cavalli ma prima di tutto pittura, perché il motivo è intrinseco al colore, alla linea curva, agile di movimento, dinamica, non immemore di Boccioni e di un’educazione coltivata”. (Aligi Sassu, 1973).
Cavallo Aligi Sassu, 1960, bronzo, 200 cm, piazzetta Brera foto © Valeria Corbetta
Il tema molto caro all’artista viene studiato in maniera quasi maniacale, lo scultore milanese riesce a conferire all’opera infiniti preziosismi passando, con estrema facilità, dal campo della ceramica o della plastica di piccole dimensioni alle sculture monumentali.
Cavallo Aligi Sassu, 1960, bronzo, 200 cm, piazzetta Brera foto © Valeria Corbetta