Portato a compimento nel 1990 su disegno di Aldo Rossi il monumento in Via Croce Rossa (fermata Montenapoleone) rappresenta un’onirica visione della piazza milanese.
Testo di Stefano De Crescenzo
La fontana, un podio-gradinata circondato su tre lati da pareti e posto al termine di un filare di gelsi, realizza l’incanto di un sogno metafisico. Gli elementi architettonici appaiono privi della loro funzione, assemblati fra loro come solo la mente umana può fare.
Siamo di fronte a un monumento che invita i cittadini e i turisti di passaggio a sostare, anzi a salire e percorrere la gradinata, che essendo un fuori-scala guida l’avventore in uno spazio nuovo, teatrale e metafisico. Dando la possibilità, in una città vivace ma frenetica come Milano, di fermarsi, di cambiare punto di vista, per osservare se stessi e la città con occhi rigenerati. Vivendo un ambiente pubblico ma intimo, un luogo di meditazione.

La giustapposizione di ricordi personali e collettivi genera quindi l’immagine di una vera e propria architettura monumentale, fatta da templi e cabine balneari, sempre presenti nei disegni di Aldo Rossi.
La scalinata che sembra scolpita all’interno di un unico blocco di marmo di Candoglia, cita la Veneranda Fabbrica del Duomo estraendone solo brevi frammenti riproposti per la creazione di un luogo della memoria collettiva dedicato a uno dei grandi personaggi della storia della Repubblica.


Monumento a Sandro Pertini
Aldo Rossi
1990
Via Croce Rossa
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