Posta in piazza del Carmine, nel cuore del quartiere Brera, la scultura opera dell’artista polacco Igor Mitoraj è un dono alla città di Milano. Un richiamo all’antica bellezza greca, evocata attraverso pieni e vuoti che sottolinenano la distanza ormai intercorsa tra il loro mondo e il nostro.
Abbandonata la Polonia nel 1968, Mitoraj si sposta a Parigi dove prosegue i suoi studi artistici e si avvicina alla scultura, cominciando a realizzare statue di piccole dimensioni in bronzo e rame. Soltanto dopo un primo viaggio in Italia (compito nel 1979) Mitoraj si avvicina al marmo e inizia a realizzare statue di dimensioni colossali.
É proprio in questo periodo che elabora un personale rapporto col mondo classico, rivissuto come reperto archeologico e concretizzato nella maestosità allusiva dei suoi personaggi ispirati al mito.
Igor Mitoraj, Il Grande Toscano (photo © Miriam Sironi)
Igor Mitoraj, Il Grande Toscano – dettaglio (photo © Miriam Sironi)
Realizzata in bronzo, il Grande Toscano raffigura un mezzo busto maschile la cui identità resta ignota, in quanto mutilo nella parte superiore del volto.
Il distaccamento e l’atemporalità in cui le sue sculture vivono, ben si coglie da alcuni particolari: bocca serrata, occhi bendati o inesistenti, espressione impassibile ed astratta dei volti (laddove compaiono).
La ricerca dell’armoniosa bellezza promossa dagli antichi viene però rivissuta da Mitoraj con una lucida astrazione mentale: non è un caso che all’interno dell’apertura nella quale doverbbe comparire il cuore, sia invece collocata una testa, emblema della mancanza di qualsiasi coinvolgimento emotivo dell’artista nei confronti della riscoperta dell’arte classica.